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Pinocchio: la necessaria metamorfosi dell'identità

Capolavoro assoluto della letteratura tout court, non solo dell’infanzia, le Avventure di Pinocchio sono un testo lenticolare, mercuriale e fosforico.  Pur recuperando i grandi testi del patrimonio mitopoietico dell’Occidente, primo fra tutti il tema della metamorfosi, l’opera di Collodi sfugge a qualsiasi definizione: essa, infatti, è una fiaba, un racconto picaresco, un morality play, un protrettico alla filosofia, un testo di mistica, un Bildungsroman. Sopra tutto, però, si pone la grande questione dell’identità, che nel libro collodiano è declinata secondo un assunto ben preciso: senza metamorfosi, senza lo scontro-incontro con l’Altro-da-sé, non è possibile essere autenticamente se stessi.  Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia, il festival del contemporaneo che nel volgere di pochi anni è divenuto un vero e proprio caso nazionale, affrirà una personale lettura del capodopera di Collodi. Ad accompagnarla saranno il suono dell’oboe di Luciano Franca e dell’arpa di Stefania Betti, i quali eseguiranno le Sei metamorfosi da Ovidio di Britten, brani di Zabel e De la Presle e la celeberrima suite che Fiorenzo Carpi compose per lo sceneggiato televisivo andato in onda su RAI 1 nel 1972. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
 


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