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Predappio tra Razionalismo e Dèco: in mostra storia e progetti della chiesa di Sant’Antonio

Anche il Comune di Predappio partecipa agli eventi collaterali predisposti dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì per la mostra “Art Dèco. Gli anni ruggenti in Italia”, con un’esposizione inedita curata dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro. Protagonista della mostra predappiese è la chiesa di Sant’Antonio, edificio ricco di riferimenti all’Art Dèco, costruito su progetto di Cesare Bazzani dal 1931 al 1934 e consacrato a Sant’Antonio il 13 giugno 1935. Attraverso lo studio dei documenti custoditi nell’Archivio Storico Diocesano e negli Archivi di Stato di Forlì, Terni e Roma la commissione diocesana per l’Arte Sacra ha messo in luce il processo di edificazione della chiesa e svolto un approfondimento sulle tecniche costruttive dell’epoca, di grande interesse soprattutto ora che la chiesa è sottoposta a restauro.
 
Ad ospitare l’esposizione sarà lo spazio mostre della Casa natale Mussolini di via Varano Costa 16: qui saranno visibili disegni e documenti, lettere e relazioni inedite sulla costruzione della chiesa, fotografie e video. Un’appendice sarà allestita anche nella sacrestia della chiesa, dove si potranno vedere i mobili di arredo in stile Dèco e i manufatti per la liturgia, ed un approfondimento sarà anche a Palazzo Varano, che ospiterà pannelli illustrativi sulla mostra. In programma ci sono anche visite guidate alla chiesa di Sant’Antonio e alla vicina Pieve di San Cassiano, ogni sabato e domenica e, su richiesta, anche durante gli altri giorni della settimana. L’evento espositivo coinvolge anche gli Archivi di Stato di Forlì e di Terni e l’Archivio storico diocesano; la Sala San Luigi di Forlì; l’Opera Pellegrinaggi della Romagna; l’Ufficio Diocesano per la pastorale del turismo; la Parrocchia di Sant’Antonio e la Federazione delle Guide Turistiche di Forlì. La mostra è in programma dall'8 aprile al 18 giugno. Il biglietto d’ingresso sarà di 6 euro (intero) e 4 euro (ridotto). Per ogni biglietto venduto, un euro verrà donato alla chiesa di Sant'Antonio, come contributo al restauro.


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