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Claudio Visani presenta "L'eccidio dei martiri senza nome"

Sabato 20 ottobre, ore 17, a Casa Saffi il giornalista Claudio Visani presenta il libro "L'eccidio dei martiri senza nome".

Il 4 agosto 1944 cinque giovani prelevati dal carcere delle SS nell'ex brefotrofio di via Salinatore a Forlì vennero portati a Casale di Brisighella e fucilati dai tedeschi, all'imbrunire, ai margini della statale "brisighellese". Fu l'epilogo della rappresaglia nazifascista per un'azione partigiana avvenuta due giorni prima. Col passare del tempo di quella strage si era persa la memoria. Non c'era un cippo, non si conoscevano i nomi dei caduti, il racconto dei fatti era approssimativo, conservato solo nei ricordi di qualche anziano del luogo.

Il libro "L'eccidio dei martiri senza nome" (Edizioni Pendragon, 141 pagine, 14 euro) scritto dal giornalista Claudio Visani (brisighellese di origine, da anni residente nel Bolognese) con l'aiuto determinante dell'ANPI, ricostruisce, dopo 74 anni, la storia vera dell'eccidio dimenticato di Casale di Brisighella, ridà una identità e una storia a due delle cinque vittime, restituisce dignità e onore ai caduti e la memoria alle rispettive comunità. Uno dei giovani fucilati era di Forlì. Si chiamava Gino Carnaccini, 25 anni, invalido civile (da piccolo si era parzialmente amputato un piede), ultimo di 10 fratelli, diplomato come maestro elementare, impiegato dell'Annona. Un ragazzo sempre allegro e pieno di vita, arrestato per caso sul Ponte di Schiavonia da una pattuglia fascista, innocente, finito due giorni dopo davanti al plotone di esecuzione a Casale.

Sulla base di testimonianze e documenti inediti il libro racconta quei giorni drammatici d'inizio agosto: i rastrellamenti con numerosi fermi di civili e le violenze che si consumarono nelle valli di Casale; la resa dei conti interna al Fascio con cinque arresti "eccellenti", i colpi di scena che seguirono e portarono alla fucilazione di quei cinque ignari prigionieri per caso.


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