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Primo concerto di Forlì Grande Musica 2023 con Fabio Ciofini all'organo

Nell’ambito della stagione concertistica Forlì Grande Musica, edizione primavera 2023, organizzata da Emilia-Romagna Festival e dalla Young Musicians European Orchestra in collaborazione con il Comune di Forlì, martedì 28 marzo, alle ore 21.00, presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate in Ravaldino, un concerto tutto dedicato all’organo, con Fabio Ciofini.

Il mondo musicale degli organisti è davvero incredibile per difficoltà ed impegno profuso nella loro preparazione. Essi sono una fusione di strumentisti tecnicamente molto preparati, artigiani dello strumento per curare e intonare le tante canne di cui è composto, musicologi per conoscere a fondo periodi storici, compositori e prassi esecutive dei diversi periodi.

Fabio Ciofini, il bravo musicista protagonista di questo concerto, ha studiato organo, pianoforte, fortepiano e clavicembalo. Sembrano tutti strumenti simili fra loro, tutti hanno una tastiera, ma in realtà non lo sono affatto. Ognuno di loro ha una tastiera che funziona in modo completamente diverso da uno strumento all’altro. Nel pianoforte il tasto azione un martelletto che picchia la corda, nel clavicembalo il tasto mette in azione una “penna” che pizzica la corda, nell’organo il tasto apre e indirizza la colonna d’aria su una canna piuttosto che su un’altra. Insomma, davvero un lavoro incredibile quello dell’organista. Fabio Ciofini, nei concerti che tiene ovunque nel mondo, spazia con programmi che vanno dal rinascimento al romanticismo ottocentesco. In questo concerto si concentra su un repertorio che si muove tra il primo ‘700 e l’800 più maturo, lasciando quindi fuori il barocco, epoca in cui l’organo è stato probabilmente il principe degli strumenti. I protagonisti sono quindi autori quali Corelli, Zingaretti, Galuppi, Mayr, Pescetti, per arrivare poi ad autori conosciuti maggiormente come operisti, quali Paisiello, Donizzetti e Bellini. Sarà curioso sentire come i due campioni del belcanto romantico tratteranno uno strumento così lontano dall’opera come l’organo.

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti.


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