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Al Testori lo spettacolo "Che fine ha fatto il piccolo John?"

Venerdì alle 21 il palcoscenico del Teatro Testori ospiterà lo spettacolo "Che fine ha fatto il piccolo John?" della Compagnia Teatro delle Forchette, per la regia di Massimiliano Bolcioni. Presenta l'appuntamento lo stesso Bolcioni: "Poche e decise. Questo testo non parla di omosessualità se non marginalmente quindi non se ne faccia un manifesto pro o contro i diritti gay lesbici etc etc. Si parla invece di crudeltà dell?individuo e sociale autentica non presupposta o auto conclamata, quindi i veri "cattivi" a prescindere dalla trama principale, sono fondamentalmente i cosiddetti "normali". Pronti a giudicare e condannare solo dalle apparenze, sia che questo avvenga per estremo affetto come nel primo caso che per interesse personale nel secondo. La tragedia principale sta nell'impedimento stesso delloindividuo, verso gli altri e verso se stessi, sia morale che fisico, che confluisce nell0accidia di fronte al problema da risolvere. Tutti in definitiva gridano aiuto di fronte a colui che annega ma nessuno o quasi tace e agisce tuffandosi per salvare il malcapitato. Anche quando la persona che annaspa e quella che potrebbe aiutare risultano essere lo stesso individuo.
La battuta più crudele e cardine di tutto il testo utile a cogliere il perno registico quindi diviene la seguente pronunciata da John al fratello; "Ma tu ci sei, Blake! Ci sei inchiodato su quella sedia! Ci sei e ci rimarrai inchiodato fino al giorno della tua morte su quella sedia Blake! Cacciatelo in testa! Ecco come stanno veramente le cose!" Il non potere cambiare l?ordine scritto del Destino nonostante per tutta la vita si sia tentato di fare il contrario. Da qua, il paragone con la Tragedia Greca classica. E relative conseguenze. Il resto parla da solo, basta saper ascoltare".


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