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Grandi voci per Verdi e un progetto per "Macbeth"

Domenica 12 maggio, dalle 15.00 alle 18.00, i soci dei Lions Club forlivesi e del Leo Club garantiranno nuovamente l'apertura del Museo Romagnolo del Teatro (corso Garibaldi 96). Nel corso del pomeriggio, alle ore 15.30, Filippo Tadolini illustrerà il progetto didattico sul "Macbeth" di Giuseppe Verdi, mentre alle ore 16.30, presso l'attigua Sala Sangiorgi, per la rassegna "GaddiFestival", promossa dall'Associazione dedicata al compositore di Busseto, si terrà un concerto di brani tratti dalla stessa opera lirica. 

Sul palco, accompagnati al pianoforte da Pia Zanca, si alterneranno: Ufuk Aslan, baritono, Federica Venturi, soprano, Eleonora Benetti, soprano, Anastasia Egorova, soprano, Burcu Busra Sezgin, mezzosoprano.

Siccome il Museo in questione rappresenta l’unico luogo della memoria storica del teatro lirico a Forlì, un progetto didattico che si poneva l’obiettivo di avvicinare le scuole del territorio all’opera lirica non poteva che partire da qui. 

“Macbeth” di Giuseppe Verdi è un'opera dagli importanti contenuti etici ed al contempo di grande suggestione estetica, oltre che legata a un famoso personaggio forlivese della storia del canto come Angelo Masini. Il testo è stato proposto alle classi delle scuole elementari e medie della città come filo conduttore di un percorso alla scoperta di tutti gli aspetti che concorrono alla definizione di uno spettacolo operistico: dalla musica alla macchina del palcoscenico, dalle scenografie ai costumi, ai riferimenti storici e letterari. L’opera è stata riadattata musicalmente affinché gli alunni stessi potessero divenire interpreti delle parti corali. 
L’appuntamento che viene proposto intende quindi presentare al pubblico i contenuti del progetto nella sua interezza, attraverso la partecipazione di un ottimo cast composto da professionisti e studenti di canto del conservatorio di Cesena. 

Ai partecipanti sarà consegnata in omaggio copia della pubblicazione "Quattro storie per raccontare il Museo Romagnolo del Teatro" a cura di Gabriele Zelli.
Ingresso libero. 


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