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"Touroperator", le opere di Massimo Sansavini fatte con le barche di Lampedusa

Il MAF, Museo Archeologico di Forlimpopoli, dal 1 febbraio al 3 maggio ospita la mostra "Touroperator" dell’artista Massimo Sansavini.

Il significato ed il valore di questa mostra assume una dimensione, come spesso capita, sottovalutata nelle nostre realtà. Unico artista ad ottenere l'autorizzazione dal Procuratore Generale di Agrigento per recarsi nel cimitero delle barche di Lampedusa e prelevare legni di scafi, oggetti, timoni, parti di chiglie per ridar loro una nuova vita che diventi testimonianza, memoria.

Nel suo studio forlivese avviene un’operazione di resurrezione e di bellezza.

Le forme che assumono questi legni inermi danno l’idea di un’allegra leggerezza che, durante la visita e la lettura dei “QR code”, portano a conoscere storie, numeri, drammi di quel maledetto genocidio.

E ancora una volta l’arte diventa “porta”, “ponte”, “porto” e non “muro”. Per comunicare, attraverso una sola apparente leggerezza, la verità di questa attualissima tragedia.

L'inaugurazione è in programma venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 20. Presenti: l’artista Massimo Sansavini, Giusi Nicolini (già Sindaco di Lampedusa), Elly Schlein (già parlamentare europea ed esperta a livello Europeo di immigrazione), Stefano Geniere Nigra (medico di bordo sulla Vos Prudence, nave dell'organizzazione Médecins sans frontières), la sindaca Milena Garavini, l’assessora alla Scuola di Forlimpopoli Sara Pignatari e la direttrice del MAF Silvia Bartoli. Coordina l’incontro Franco Ronconi, referente provinciale di Libera.


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