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Un Festival dedicato a Ingmar Bergman nel centenario della nascita

Il Comune di Forlì, in collaborazione con l’Associazione 50&Più Confcommercio-Forlì, celebra il primo centenario della nascita di Bergman, il più grande uomo di spettacolo del ‘900 con il festival "Scolpire l’anima. Il genio multiforme di Ingmar Bergman", che si terrà a Forlì dal 18 al 21 aprile. Il programma, ideato da Andrea Panzavolta, prevede oltre alla proiezione di ben otto film, un concerto e la presentazione del volume Bergman’s Rai Script. Il vangelo secondo Ingmar (edizioni Il Melangolo), contenente un inedito bergmaniano: il soggetto cinematografico sulla passione, morte e resurrezione di Gesù che la RAI nella prima metà degli anni ’70 commissionò al cineasta svedese. 

Un genio multiforme
Come recita il sottotitolo, a tutti gli effetti ‘multiforme’ fu il genio di Bergman: grandissimo cineasta, ma anche insuperabile regista teatrale, scrittore (per tutti si ricordi Lanterna magica, smagliante autobiografia e insieme diario di spietata autoanalisi), sceneggiatore, drammaturgo: in una parola filosofo. Pochi registi come Ingmar Bergman hanno dimostrato di possedere una conoscenza pressoché totale delle arti (cinema, certo, ma anche musica, letteratura, pittura, teatro e filosofia), di cui il cineasta svedese si è servito come di uno specillo per indagare le giunture più intime e segrete dell’Umano. Del tutto irriducibile al solo linguaggio filmico, l’arte di Bergman esige di essere costantemente riferita a un più ampio orizzonte culturale per poter essere compreso e interpretato in modo adeguato. Pertanto davvero multi-forme deve essere inteso il magistero bergmaniano, perché soggiacente a esso vi è la convergenza e l’interazione di una molteplicità di idiomi. Se è vero che ogni film racconta una storia (e lo fa mobilitando una varietà di mezzi espressivi), l’approccio all’opera cinematografica deve consistere principalmente nella capacità di riscostruire il palinsesto complesso a cui essa, direttamente o implicitamente, rimanda. Questo assunto appare tanto più valido se ci si rapporta con l’opera di Bergman, la quale a buon diritto può essere considerata come una summa del pensiero occidentale e del Novecento in particolare. Il festival Scolpire l’anima. L’arte multiforme di Ingmar Bergman celebra, pertanto, non solo il primo centenario della nascita di grandissimo artista, ma anche l’attività di un intellettuale che come pochi altri è riuscito, con intuito rabdomantico e con lucidità implacabile, a dare forma alle vanità e agli affanni, alle angosce e alle speranze dell’uomo contemporaneo. 

I luoghi e le date
Il festival si svolgerà in diversi luoghi della città. Il concerto inaugurale si terrà mercoledì 18 alle ore 21:00 nella Sala del Refettorio dei Musei San Domenico e prevede l’esecuzione di una ampia selezione delle partiture da camera (di Mozart e Schubert, di Beethoven e Schumann) impiegate da Bergman nei suoi film: Fillippo Pantieri al pianoforte e Paolo Baldani al violoncello si alterneranno ad Andrea Panzavolta che terrà una lectio introduttiva all’opera di Bergman.
Sia giovedì 19 sia venerdì 20 sono previste due proiezioni pomeridiane alla Fabbrica delle Candele con inizio alle 15:00 e una proiezione serale nella Biblioteca Comunale ‘Saffi’, con inizio alle ore 20:45. I film saranno commentati da Martina Marullo, Paolo Andreoni e Andrea Panzavolta.
Il programma di sabato 21 aprile, invece, prevede alle ore 15:00 due proiezioni pomeridiane alla Fabbrica delle Candele (commenteranno i film Paolo Andreoni, gabriella Maldini e Andrea Panzavolta), e alle ore 21:00, sempre alla Fabbrica delle Candele, la presentazione del volume Bergman’s Rai script.Il vandelo secondo Ingmar, alla quale interverranno i curatori Lucrezia Ercoli e Andrea Panzavolta

Tutti gli ingressi sono a entrata libera fino a esaurimento posti.

Per informazioni: 0543.712111 – www.comune.forli.fc.it


 


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