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Un omaggio a Federico Fellini, signore del cinema e del fumetto

La Fumettoteca Alessandro Callegati "Calle" riparte, nel suo secondo anno di attività, con le proposte espositive per mezzo di un omaggio dedicato al grande regista, nonché fumettista, Federico Fellini. Presso la sede fumettotecaria, in via Curiel, 51, dal primo al 31 gennaio 2020, si può visionare l'esposizione consultabile dal titolo “Fellini/Fumetto”, il grande regista riminese e il cinema fumettato.

L'avventura, la narrazione di storie, la ricerca dell'ignoto e il mistero, sono solo alcune delle tante peculiarità che uniscono i due universi mediatici: il fumetto e il cinema. Tanti temi che, ben radicati nel tessuto più profondo del mondo fumettistico, si muovono in cerca di un approdo nel territorio delle immagini in movimento. L'originale proposta fumettistica dedicata al grande regista presenta, nel materiale esposto, documentazione relativa agli elaborati realizzati da Fellini in giovane età. Infatti, non tutti sanno, Fellini iniziò la sua carriera artistica come disegnatore di fumetti. Egli stesso disse: "Ho scarabocchiato sempre facendo soprattutto caricature agli amici, ho sempre avuto questo tic incontrollabile di fermare delle facce con una penna. Fin da Luci del Varietà ho cominciato a disegnare, pasticciando i volti degli attori. Erano schizzi o meglio suggerimenti, che servivano per il truccatore, il costumista, lo scenografo.". Fumetti generici in omaggio, fino ad esaurimento, per il pubblico presente.
 
Un Fellini che, una volta terminata l'esperienza fumettistica, rimase ancorato al fumetto come grande appassionato e lettore. Di certo a colpire l'immaginazione del giovane futuro regista sono le storie a fumetti fatte di pura avventura e prive presupposti moralistici. Lo stesso regista nel 1991, nell'atto di donare a Vincenzo Mollica i tre volumi del Corriere dei Piccoli, fino ad allora gelosamente custoditi, dirà: “Se guardi bene in queste pagine troverai tutta la mia arte, tutto il mio cinema.”. Il mondo di carta e quello di celluloide hanno sempre cercato di influenzarsi a vicenda. In questo Fellini è stato uno dei più grandi "autori", prima fumettista che regista, ha sempre miscelato il fumetto con il cinema e il cinema col fumetto. Le incursioni di Fellini nel mondo del fumetto sono molteplici, e segnano inequivocabilmente il suo immaginario e la sua creatività, in una sua affermazione: "Scusatemi se mi cito continuamente, Amarcord l'ho proprio ricostruito e raccontato riproponendo la sobrietà delle inquadrature dei leggendari disegnatori americani degli anni Trenta.". Omaggi evidenti al mondo fumettistico il regista li ha fatti, come ad esempio ne La città delle donne, per un consapevole tributo d'affetto e gratitudine anche alla coppia Arcibaldo e Petronilla. Così come il fumetto non è stato da meno, oltre a tutte le realizzazioni di Milo Manara, nel 1991, il settimanale Topolino pubblicò la parodia Disneyana de La strada, realizzata dalla matita di Giorgio Cavazzano, e della quale lo stesso Fellini fu molto entusiasta. A seguito nel 2012, sempre su Topolino, altro omaggio con la riduzione a fumetti de La dolce vita.


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