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Energia pulita al Campus universitario: ecco la Energy House ‘Green’

L'Energy House è una centrale in grado di produrre energia elettrica, termica e frigorifera

Foto di Alessandra Salieri

 Il campus universitario di Forlì è ancora più green.  Per il riscaldamento, il raffrescamento e l’energia elettrica può infatti contare sul sistema di teleriscaldamento realizzato da Hera e inaugurato questa mattina nel polo di via Corridoni. Si tratta di una energy house a fianco del teaching hub, realizzata con gli stessi materiali del campus, che garantirà un risparmio energetico annuale del 33%. Non solo, spiega l’amministratore delegato della multiutility, Stefano Venier: “Ci saranno benefici per l’aria del centro storico della città”. Le emissioni di Co2 vengono abbattute per 4.000 tonnellate all’anno, “è come se piantassimo 40.000 alberi”, il consumo di petrolio per 1.000 tonnellate, con la struttura che produce 0,04 grammi di Pm10 per chilo joule, quando una stufa a pellet ne può produrre fino a 84 e un camino 254. D’altronde, rimarca Venier, “la sostenibilità è uno dei capisaldi della nostra strategia aziendale” e da questo punto di vista “il risparmio energetico rappresenta un combustibile a costo zero”. Il sistema di teleriscaldamento, prosegue, “non ha canne fumarie, né rischi di esplosione, migliora la classe energetica, non ha scadenza e non addossa ai privati la manutenzione”. Insomma “è a disposizione della città” e infatti gli sono collegate anche alcune scuole. E con altri quattro milioni di euro di investimenti entro il 2020 almeno 20 condomini vicini potranno fare richiesta di allacciamento.

Come aggiunge Christian Fabbri, direttore Mercato di Hera, a regime servirà una volumetria pari a 2.200 appartamenti producendo energia per 1.000 famiglie. Oggi è a un terzo del potenziale. L’edificio è stato realizzato in “logica green” ed esteticamente “è un continuum del polo universitario, con un giardino pensile e gli stessi materiali e colori“. Ecco perché il sindaco di Forlì, Davide Drei, prima del taglio del nastro, parla di “momento importante per la crescita di un progetto strategico per Forlì”, l’insediamento universitario. Qui, sottolinea, “la collaborazione con Alma Mater è attecchita in maniera importante” in questi 25 anni, attraverso degli step che “possono fare la differenza per molto tempo a venire”.

Da Hera, conclude, arriva un’opera che “fa onore al campus e a tutta la città”. Il delegato alla Sostenibilità ambientale dell’Università di Bologna, Riccardo Gulli, punta l’attenzione sul modello unico a multicampus portato avanti dall’Alma Mater, unico caso in Italia e anche a livello internazionale. Ora i plessi sono in tutto 14 declinati lungo le “tre anime” principali del’università: ricerca, didattica e servizi agli studenti. Da questo punto di vista Forlì è “uno dei campus più avanzati ed entro il 2019 percorreremo l’ultimo miglio”, completando il percorso per le due anime: il campus e il polo aeronautico. E che piacciono lo dimostra il boom di matricole, in crescita di quasi il 9% quando la media è del 4,7% (fonte Dire)

Un investimento di 11 milioni di euro - L’Energy House è una centrale in grado di produrre energia elettrica, termica e frigorifera in maniera combinata (la cosiddetta trigenerazione), garantendo una significativa riduzione dell’uso dei combustibili fossili e delle emissioni di CO2 equivalenti. Al servizio sia del Campus universitario sia di altre utenze collegate alla rete urbana, la nuova centrale fa parte del più ampio sistema di teleriscaldamento, progettato e realizzato da Hera, che si sta sviluppando al servizio della città di Forlì.

In Viale Libertà, infatti, è già presente una rete che allaccia al teleriscaldamento, attraverso la centrale posizionata all’Itis, recentemente rinnovata, alcuni importanti edifici cittadini, quali lo stesso Istituto tecnico industriale, il Ginnasio, la scuola primaria de Amicis, il palazzo dell’Inps. Un polo teleriscaldato, quindi, che, entro i primi mesi del 2018, prevede il collegamento con la nuova centrale del Campus universitario, che diventerà quindi l’impianto di produzione principale, mentre la centrale dell’Itis si attiverà solo in caso di necessità.

A regime, nel 2020, il sistema di teleriscaldamento di Forlì produrrà annualmente 12.600 MWh termici, 2.680 MWh elettrici e 758 MWh frigoriferi, con una volumetria allacciata di 525 mila metri cubi, equivalenti a circa 2.200 appartamenti di 240 metri cubi ciascuno. L’investimento complessivo per l’Energy House è di 6,5 milioni di euro, a cui si aggiungono i 4,5 necessari per l’interconnessione e gli allacciamenti, per un totale di 11 milioni di euro.

Un risparmio energetico del 33% - La produzione combinata di energia elettrica, termica e frigorifera dell’Energy House permette di ottenere una migliore efficienza energetica, dovuta al significativo risparmio di gas metano rispetto alla loro produzione separata, e un minore impatto ambientale. I vantaggi per la città saranno, quindi, molto significativi, sia per un maggiore controllo delle emissioni, sia per il maggior rendimento energetico della produzione contemporanea di energia elettrica termica e frigorifera. A regime, nel 2020, grazie al nuovo sistema di teleriscaldamento, si eviteranno a Forlì per ogni anno termico le emissioni in aria di 7.500 kg di anidride solforosa e di 4.000 tonnellate di anidride carbonica (pari a 40.000 alberi equivalenti), oltre al mancato utilizzo di 1.100 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) con un risparmio del 33% di energia primaria.

Un green building per l’energia - Lo stesso progetto architettonico dell’Energy House è stato elaborato per moderare l’impatto visivo e favorirne l’integrazione con l’architettura circostante e per questo motivo Hera si è avvalsa della consulenza dell’Architetto Lamberto Rossi, lo stesso progettista che ha curato la ristrutturazione del Campus. L’Energy House è stata, infatti, concepita come un vero green building, coordinato al resto degli edifici del Campus (Aule, “Trefolo” e Mensa) grazie al caratteristico rivestimento con doghe di legno riciclato, materiale eco-compatibile e completamente riciclabile. Inoltre, la struttura è stata schermata con alberi ad alto fusto ed è stata dotata di un ‘tetto giardino’ utilizzato come copertura della cabina elettrica.

L’impegno di Hera per l’efficienza energetica - La cogenerazione rientra tra le fonti di energia assimilate alle rinnovabili: da entrambe queste ultime proviene oltre il 70% dell’energia prodotta dal Gruppo Hera. Accanto a una produzione energetica a basso impatto ambientale, l’attenzione e l’impegno di Hera sono sempre più rivolti all’efficienza energetica, come certificato anche dal report di Hera Valore all’Energia, la cui seconda edizione è stata recentemente pubblicata.

Attraverso azioni di miglioramento condotte ad ampio raggio su processi e impianti, anche in collaborazione con altre imprese del territorio, dal 2007 a oggi Hera ha risparmiato 676 mila tonnellate di petrolio equivalente (tep), pari al consumo di 475 mila famiglie e corrispondenti a 1,3 milioni di tonnellate di CO2. A poche settimane dalle notizie dell’Arpa sul superamento dei livelli di PM10 lungo la via Emilia, l’impegno di Hera acquista così un significato ulteriore e il sistema di teleriscaldamento al servizio del Campus e della città di Forlì ne rappresenta un ulteriore tassello. 


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