Politica

Cava di Magliano, il Pd di Forlimpopoli: "Non si deve riaprire. Quel territorio va tutelato e bonificato"

Per il Partito Democratico di Forlimpopoli, "la priorità va data agli interessi generali dei cittadini, che vogliono vivere in un ambiente tutelato"

Il Partito Democratico di Forlimpopoli "è fermamente contrario alla decisione espressa dal Comune di Forlì circa la riapertura della cava di Magliano". Per i dem artusiani "si tratta di una posizione miope, antistorica e inutile perfino per le aziende del settore, le quali, attraverso la Pianificazione Territoriale, hanno a disposizione un sito alternativo per le loro attività. Bene hanno fatto i Comuni di Forlimpopoli, Bertinoro e Meldola a criticare una scelta retriva e irrispettosa della necessità di tutelare una zona di pregio naturalistico che non deve essere ulteriormente deturpata, ma, al contrario, va affidata a una politica lungimirante di sostenibilità ambientale,  bonificata e inserita positivamente e attivamente nella Pianificazione  del Territorio. Del resto anche la Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Forlì Cesena si sono chiaramente e pubblicamente espressi in questi termini".

Per il Partito Democratico di Forlimpopoli, "la priorità va data agli interessi generali dei cittadini, che vogliono vivere in un ambiente tutelato, e non alle speculazioni private, che peraltro hanno svolto a lungo la loro opera nella zona di Magliano, spesso dimostrando scarsa sensibilità di fronte alle esigenze della popolazione. In questo quadro noi chiediamo che il Demanio Regionale giochi un ruolo prioritario di controllo e  di tutela ambientale, che porti avanti con decisione la volontà di acquisire tutte le aree oggi interessate alle cave e alla lavorazione di inerti per ragioni di pubblica utilità in modo che si possa sviluppare un piano di messa in sicurezza naturalistica, paesaggistica e idraulica dell'intera zona di Magliano".

"La posizione espressa dall'Amministrazione Comunale forlivese è indifendibile per chiunque abbia a cuore il proprio territorio - proseguono i dem -. Infatti, si impone agli occhi di tutti una semplice verità: solo se è tutelata l'integrità del territorio si aprono le condizioni per tutelare la salute dei cittadini. Lo sviluppo economico, oggi e domani, può essere più solido solo se incontra e riconosce le esigenze dell’ambiente. Il Comune di Forlì, in questa vicenda, ha dimostrato un'imbarazzante subalternità intellettuale al peggior capitalismo e un'incapacità politica, non solo ad elaborare una idea di futuro sostenibile e di giustizia per i suoi cittadini, ma anche a giocare un ruolo intercomunale e provinciale".

"E' molto triste la parabola che una destra grezza e incompetente impone a una città democratica che, tra luci e ombre, era però sempre stata all'avanguardia nelle scelte strategiche, dalla Diga di Ridracoli all'Università in Romagna. Poiché è dagli atti compiuti e non dalle parole d'odio a vanvera per gli avversari che si giudica un'Amministrazione, con la decisione di riaprire la cava di Magliano, il Comune di Forlì si è posto al di fuori della storia - concludono -. Non esiteremo a combattere questa decisione e a creare un ampio fronte di resistenza, aperto ai contributi di tutti i cittadini e di tutte le associazioni ambientali, culturali e anche economiche per costringere il Comune di Forlì a recedere". 


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