Politica

Ex mangimificio all'asta, il Pd chiede l'intervento dell'Arpae: "Va bonificata l'area"

La struttura, come ha riportato il perito del tribunale, citano i dem, "versa in condizioni definite scadenti-mediocri"

L'immobile messo all'asta (dal portale Aste giudiziarie"

Il Pd di Predappio esprime preoccupazioni per le condizioni per l'ex mangimificio di via Piave, che è stato messo all'asta giudiziaria. La struttura, come ha riportato il perito del tribunale, citano i dem, "versa in condizioni definite scadenti-mediocri. Ma la cosa che più ci interessa è che nella perizia eseguita sul fabbricato, il tecnico scrive che “si segnala la presenza di ampie zone di copertura con lastre di cemento amianto, precisamente alla porzione del blocco silos, ed alla porzione dell’edificio non a volta”.

"In sostanza - argomentano i dem - viene segnalata l’incuria e il menefreghismo manutentivo svolto nel tempo da parte della proprietà di un imponente fabbricato di oltre 2000 metri quadri in piena area urbana. Una proprietà che ha lasciato la presenza di amianto nell’edificio, nonostante le leggi di settore e l’ordinanza del sindaco di Predappio Frassineti del 2015 relativa all’amianto. Siamo molto preoccupati. Le gravi parole del perito sono chiare, denunciano l’abbandono ed il disinteresse, e non escludono la possibilità di trovarci di fronte ad una situazione fortemente critica dal punto di vista della salute pubblica".

"Chiediamo all’attuale sindaco di capire le ragioni del perchè l’imprenditore, prima del fallimento dell’azienda, non ha eseguito la bonifica - proseguono dal Pd -. E chiediamo se sono stati fatti i controlli sullo stato del degrado delle lastre di cemento amianto. Chiediamo che si faccia chiarezza di fronte ad un riscontro tecnico di possibile degrado ambientale che non può definirsi tollerabile, e che ricordiamo porta un notevole rischio ed un forte impatto sociale in termini di salute pubblica".

Il Pd di Predappio chiede "una verifica ambientale su tutta l’area, anche nei terreni adiacenti l’area, con l’intervento di Arpae, vista l’incuria manifestata dall’impresa negli anni, e che vengano chiarite le responsabilità in un pubblico confronto dell’amministrazione comunale con la cittadinanza, in modo che ci venga detto chiaramente se chi abita a Predappio stia correndo o no un reale pericolo per la sua salute".


Si parla di