Salvini sul balcone, Lo Giudice (Ugl) replica alla Cgil: "Parlare di abuso di potere è una forzatura"
"Parlare di 'abuso di potere' perché il leader della Lega , Matteo Salvini, s'è affacciato dal balcone del Municipio di Forlì per consentire alle migliaia di persone rimaste in piazza a causa della pioggia di ascoltare il suo intervento è una forzatura"
"Parlare di 'abuso di potere' perché il leader della Lega , Matteo Salvini, s'è affacciato dal balcone del Municipio di Forlì per consentire alle migliaia di persone rimaste in piazza a causa della pioggia di ascoltare il suo intervento è una forzatura che va oltre i fatti svoltisi venerdì sera: il comizio che si doveva tenere su un palco s'è svolto fra le mura del palazzo comunale. E non è nemmeno corretto tirare in ballo la norma dell' 'abuso di potere' se si intende che sia stato esercitato tale abuso da Salvini nel suo ruolo di ministro, visto che a Forlì è intervenuto unicamente nel suo ruolo di segretario federale e massima figura politica della Lega": con queste parole il segretario generale dell'Ugl di Forlì-Rimini-Ravenna, Filippo Lo Giudice, replica alle affermazioni del segretario generale della Cgil di Forlì Maria Giorgini .
"Come pure è scorretto e lontano dalla realtà trasmettere l'informazione che nel corso del comizio di Salvini "frotte" o "folle" di contestatori e di cittadini si siano attivati per manifestare il loro dissenso. La realtà dei fatti è che una cinquantina di ragazzi, al massimo una sessantina, alcuni di loro visibilmente alterati ed anche identificati dalle forze dell'ordine, hanno fischiato e cantato "Bella Ciao", senza nulla togliere alla buona riuscita della manifestazione politica": aggiunge l'esponente sindacale dell'Ugl.
"Non è alterando la realtà che un sindacato presta un buon servizio alla collettività. Non è dipingendo fatti inesistenti o insinuando reati nell'azione dell'avversario politico di turno che si favorisce il dialogo tra le parti sociali e si assolte al compito sindacale coi propri iscritti. Noi come Ugl la pensiamo diversamente: le uniche priorità sono le battaglie in difesa del lavoro e le tutela delle categorie lavorative e di chi il lavoro non lo trova o lo ha svolto da tempo, come pensionati. Le diatribe politiche lasciamole ai politici": conclude il segretario generale dell'Ugl di Forlì-Rimini-Ravenna, Filippo Lo Giudice.