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Per trent'anni ha ospitato i più grandi nomi della musica: la storia della Sala Milleluci

Una storia che racchiude l'animo di un piccolo comune, della sua gente, di chi con il proprio lavoro volontario l'ha costruita, mattone su mattone, nel tempo libero.

Gianni Morandi alla Sala Milleluci (Archivio Valbonesi)

Risorge a nuova vita quella che per molti anni è stata la 'balera', non solo del territorio forlivese, ma di tutta la Romagna, che ha visto passare dentro le proprie mura da Gianni Morandi  a Vasco Rossi, ai Nomadi. La Sala Milleluci di Santa Sofia ha una lunga storia, tortuosa dagli anni '80 in poi, una storia che racchiude l'animo di un piccolo comune, della sua gente, di chi con il proprio lavoro volontario l'ha costruita, mattone su mattone, nel tempo libero. 

La raccontano a Forlitoday.it Ermes Balzani, figlio di Giordano, conosciuto da tutti come 'Mazza', al quale fu affidata la gestione della Sala negli anni d'oro, e Piero Lungherini, ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Santa Sofia.

“La sala è stata costruita in un luogo un po' disgraziato, in mezzo a due ponti. I lavori sono cominciati all'inizio degli anni '50 – ricorda Balzani – e ci sono voluti diversi anni per completarli. L'hanno costruita gli abitanti del posto, lavoravano gratis nel tempo libero, il sabato e la domenica, tutti contribuivano  a fornire il materiale che avevano a disposizione, come potevano. Ci lavoravano almeno 40-50 persone al giorno. Ricordo che osservavo con ammirazione mio nonno, che faceva lo scalpellino, mentre dava il suo contributo”. Un lavoro corale tra chi offriva manovalanza e chi investiva in azioni della neo-costituita Società Immobiliare della Valle del Bidente.

Il progetto iniziale era di un edificio a tre piani, “realizzato in alternativa al teatro, che era per i ricchi, in un'area di poco pregio, sull'alveo del fiume Bidente: doveva essere una casa del popolo e non solo – ricostruisce Lungherini -. E' nata per il ballo e i concerti, i cantanti da Sanremo passavano prima dalla Ca' del Liscio e poi venivano  alla Milleluci”. L'inaugurazione risale al 1959, per questa occasione suono l'orchestra Borghesi, con la partecipazione straordinaria di Rosella Giusti, voce dell'orchestra della Rai Barzizza e Canfora.  

Per 30 anni, la Sala, che fu poi costruita solo su un piano, con grandi vetrate, ha visto passare tantissimi volti famosi, primo fra tutti Secondo Casadei, che si esibiva spesso qui:  Tony Renis, Nilla Pizzi, Michele,  Ivan Graziani, Iva Zanicchi, Sergio Endrigo, Johnny Dorelli,  Gianni Morandi, Adamo, Don Backy, Lucio Dalla e poi i complessi, i Nomadi, i Profeti, l'Equipe 84. Infine anche  Vasco Rossi e Joe Squillo , all'inizio degli anni '80. Tutti passarono da Santa Sofia. “La Sala Milleluci in quegli anni fu gestita sempre dalla società, che affidò a mio padre il compito di farla funzionare, prendeva i contatti con i cantanti e con le orchestre. Ero un ragazzino e ricordo che  andavo con lui a Forlì dai manager, si occupava della gestione”, spiega Balzani.  

La stagione d'oro delle feste, dei volti famosi e dei balli, finì negli anni '80, “qualche giovane l'ha utilizzata per fare qualche festa, ma da allora è ferma. Come amministrazione non abbiamo voluto demolirla, è anche nato un Comitato Milelluci che voleva fare un'azione di crowfounding – prosegue Lungherini -, 30 anni fa c'era  persino chi voleva farne un supermercato”. La Sala è stata oggetto di  parziale  riqualificazione nel 2010, quando è stata  consolidata la struttura e sulla copertura, che si trova a livello del piano stradale, è stata costruita la 'piazzetta Milleluci', pavimentata, su cui allestire mercati, grazie alle risorse della Regione Emilia Romagna a favore del Parco Nazionale.  


 


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