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"Covid, non ammettono l'esistenza di cure efficaci"

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E’ noto che ogni sabato pomeriggio, a Forlì, un corteo di persone percorre le vie cittadine, in modo chiassoso ma rigorosamente pacifico, gridando slogan di contrarietà alle scelte del nostro governo. E’ già successo, la storia ce lo ricorda, che un governo attuasse tutte le strategie mediatiche a sua disposizione per annientare ogni forma di dissidenza. Così succede che chi chiede verità e vero confronto scientifico venga etichettato subito come “no vax” , come traditore e usurpatore del sacrificio altrui, senza neppure sapere che chi protesta non è contrario ai vaccini e magari è anche vaccinato.

Così si alimenta odio ( non è vero che chi non si vaccina muore o uccide gli altri, chiunque può contagiare ed essere contagiato, anche i vaccinati, lo dice anche la “scienza” ufficiale e lo dicono i dati). Chi protesta vuole evidenziare che non è con un decreto legge che si ottiene l’immunità dai virus, il “green pass”, per essere una misura di protezione sanitaria, deve garantire che i vaccini anti covid 19 immunizzano davvero, non che “funzionicchiano”, altrimenti, l’illusione di essere protetti, rischia di creare disastri. Per la sicurezza vera, il “tampone” dovrebbero farlo tutti, inutile aumentare il presunto periodo di immunità del vaccino con decreto, il virus non conosce i decreti legge. Non dimentichiamo che sono ancora vaccini sperimentali, approvati solo per il protrarsi dello stato di emergenza e soprattutto perché non si ammette l’esistenza di cure efficaci e non dimentichiamo che chi ha reazioni avverse non sempre riesce a dichiararle (non a caso il governo ha provveduto allo “scudo penale” per assolversi da ogni responsabilità).

Chi protesta chiede che i dati sulle reazioni avverse (che sono tante), vengano monitorati veramente, il rischio di contrarre danni fisici gravi, in molte fasce di età, è molto più alto del danno provocato dalla malattia. Chi protesta chiede che le reti televisive pubbliche ammettano il vero confronto tra scienziati (la scienza è confronto, non pensiero unico). Le persone che protestano non sono codardi incoscienti, untori e assassini, sono persone che chiedono verità, e lo fanno per tutti, vaccinati o no, sono persone che chiedono il ripristino della costituzione come Legge Suprema, costata sacrifici immensi dopo un lungo periodo dove poteva essere ammesso solo il pensiero unico (non dimentichiamolo). Il “green pass” non è un provvedimento sanitario ma solo politico e di ricatto. Le persone che protestano hanno il coraggio di rischiare il posto di lavoro, magari consolidato in tanti anni di onorata carriera, pur di difendere i diritti di tutti.

Gabriele Catozzi


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