"Come si può vedere dalle foto non sono immagini di notevole gravità per rimediare alle quali occorra spendere molto denaro. Porvi rimedio costerebbe veramente molto poco. Si tratta semplicemente di sciatteria nel custodire la cosa pubblica in cui manca l'impegno del Comune, ma manca anche un po' di buona volontà e di senso civico dei cittadini. Per esempio: l'erbaccia che cresce nei marciapiedi di viale Salinatore e che il comune sembra non avere i mezzi né gli uomini per farla estirpare potrebbe essere tolta anche da coloro che hanno l'abitazione (casa privata o condominio) prospiciente al marciapiede. Quanto alle scritte sui muri non dico nulla perché è un vecchio problema, credo irrisolvibile, ma sono state deturpati anche i mosaici del sottopasso di viale Salinatore.  Un tempo tanto decantati tanto da far porre lì vicino un cartello indicante un'opera di pregio artistico. Le schifezze fuori dai cassonetti in via Fausto Andrelini sono una cosa più grave. Bisognerebbe che chi lavora o frequenta la casa di riposo comunicasse la cosa tempestivamente a Hera affinché fossero rapidamente asportate. Che dire poi di quell'oggetto misterioso che fa capolino dietro la panchina della fermata dell'autobus posta in viale Salinatore vicino alla scala che porta al parcheggio "L'Argine"? Fa temere una scossa elettrica. Sono ormai più di due anni che quella fermata con quell'aggeggio sono lì. Ma cosa aspettano a toglierlo? Non ci vorrebbe molto a porre rimedio a tutte queste cose, ma occorre anche avere la sensibilità che permetta di vederle".