Segnalazioni

Viale Salinatore come nella Divina Commedia, un lettore: "Ecco la selva oscura"

Abito in viale Salinatore vicino al parcheggio "L'Argine" a sua volta adiacente al parco urbano "Franco Agosto". Un tempo c'era un'area di terreno coltivato a frutteto (meli e viti) situato proprio in quella zona delimitata dal parcheggio, dalla strada che vi giunge da viale Salinatore, dall'argine del fiume Montone e dal parco. Tale area per gran parte non è stata utilizzata ed è stata abbandonata incolta. Come conseguenza di ciò il frutteto è stato sopraffatto da vegetazione selvatica rampicante e lianiforme e ortiche che hanno avvinghiato tutti gli alberi da frutto provocandone la progressiva atrofia.

Anche il gigantesco tiglio che ben si vede dal parcheggio e che ricordo rigoglioso fin da quando ero bambino è ricoperto da edera e mostra chiari segni di sofferenza. Penetrare in questa specie di foresta amazzonica risulta notevolmente difficile in assenza di cesoie se non di machete che permettano di farsi strada. Gli alberi non sono più riconoscibili perché coperti da questa vegetazione spontanea al di sotto della quale appaiono rinsecchiti. Nelle ore notturne l'area è utilizzata probabilmente per commerci non proprio leciti e sicuramente da tossicodipendenti, come dimostrato dalla presenza, in una delle poche aree accessibili, di siringhe e fiale spezzate di acqua sterile.

Ora mi chiedo: quest'area a che cosa serve? Se questa non è un'area degradata che cosa si intende per degrado? Siamo vicini allo sciccòso e tanto decantato parco urbano (e anche al San Domenico). Il comune ha un progetto per questa area? Non sarebbe meglio abbattere tutti gli alberi e piantarne dei nuovi magari su un bel prato? O in alternativa tentare di curare, se non è già troppo tardi, la vegetazione residua estirpando tutta la vegetazione infestante? Magari ricorrendo a dei volontari, se possibile? Io mi propongo. Allego foto dimostrative.


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