Segnalazioni

Porta del Frecciarossa non si apre all'arrivo in stazione e passeggeri bloccati, azionato il freno di emergenza

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Il 13 novembre nella stazione ferroviaria di Forlì, il treno alta velocità Frecciarossa n. 9811 proveniente da Milano Centrale è arrivato nella stazione ferroviaria di Forlì con un ritardo di circa 26 minuti, ovvero alle ore 19:40. Eravamo cinque viaggiatori nell’ultima carrozza n. 11 “Area Silenzio” in attesa che si sbloccavano le porte per scendere. Ma ciò non è avvenuto; tempestivamente chiedo all’addetto delle pulizie di Trenitalia che era seduto a terra sul gradino dell’uscita opposta a quella del binario, di aiutarci ad aprire la porta per scendere, ma ci risponde che dovevamo aspettare che si accendeva la luce verde sul pulsante per aprire la porta; il tempo passava e aumentava sempre di più la paura di rimanere bloccati sul treno e proseguire verso Rimini, visto anche il notevole ritardo.

 La luce verde non si è accesa, ovvero, si presume che il macchinista non abbia sbloccato le porte per farci uscire, e così di corsa, con i bagnagli trascinati per il corridoio, andiamo verso la porta della vettura n. 10 dove erano comodamente seduti l’addetto alla distribuzione della borsa contenente acqua, mascherina e disinfettante e l’addetto del carrello bar ai quali chiediamo di attivarsi ad aprire la porta per farci scendere, ma loro con totale negligenza si limitano a suggerirci di andare dal capo treno che si trovava nella vettura di testa, e che loro non erano tenuti a prendere alcuna iniziativa per aiutarci a scendere. Ed ecco che cominciano urla e grida di disperazione contro i suddetti operatori ferroviari.

Appena il treno inizia a riprendere la corsa, uno di noi viaggiatori, completamente esausto aziona il comando di apertura d’emergenza per aprire la porta, il treno inizia a frenare, nella vettura inizia un intenso sibilo di emergenza, purtroppo la porta aperta era l’opposta a quella di uscita, perché dall’interno non si vedeva il marciapiede per la discesa. Così viene azionato il comando di apertura di emergenza della porta sul binario e finalmente riusciamo a mettere piede sul marciapiede del binario n. 3. Tutti corrono verso l’uscita della stazione, perché ormai il ritardo era notevolmente aumentato; visto che non c’era coda alla biglietteria, per un dovere civico, espongo un reclamo, oltre per i notevoli disagi subiti per negligenza e gravi errori del personale viaggiante anche per mettere in sicurezza i passeggeri rimasti sul treno. Infatti, l’operatore della biglietteria telefona rapidamente al capo treno del suddetto treno per segnalargli l’accaduto.


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