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Dipendenti Sidercom, che fine faremo?

Sidercom Spa è un centro di commercio e prelavorazioni siderurgiche che nasce a Forlì alla fine degli anni '50. Negli anni si afferma su tutto il territorio nazionale diventando fra i primi centri in Italia. Nel 2009 inizia la crisi che coinvolge anche la stessa in quanto oltre alla diminuzione delle commesse aumentano anche le insolvenze da parte dei clienti: e questo è quanto è a conoscenza dei dipendenti.

Nel 2010 inizia un periodo in cui i dipendenti sono in contratto di solidarietà: 24 mesi, duranti i quali comunque il lavoro non è mai venuto a mancare, infatti si alternavano giorni di poco lavoro a giorni dove non bastavano le ore a disposizione per evadere le commesse.

Scaduto tale termine ad aprile del 2012 inizia la cassa integrazione che dal 1 novembre 2012 diventa a 0 ore. In questo periodo le commesse erano si presenti ma c'era l'incapacità dell'azienda di comprare la materia prima (questo è quello che è stato detto ai dipendenti).

La proprietà non ha mai parlato direttamente con i lavoratori ma solo attraverso i sindacati, lasciandoli all'oscuro della situazione che di li a poco diventa l'attuale, 31 famiglie a casa senza risorse economiche e senza risposte ai dubbi che sorgono spontanei...

Per poter salvare l'azienda da questa situazione la proprietà si era affidata a una nota azienda Forlivese che si occupa di risollevare aziende in situazioni critiche senza ottenere però risultati soddisfacenti, tanto che dopo svariati mesi si è giunti ad un tavolo in provincia (i sindacati avevano questo potere senza aspettare dei mesi) e anche qui c'è stato un nulla, nessuno che dica seriamente di che "morte" dobbiamo morire, nessuno che dica perchè le banche non ci vogliono aiutare, perchè gli industriali non esprimono un parere sull'azienda, insomma siamo in balia degli eventi senza nessun potere di poter cambiare le cose, l'azienda si nascondeva dietro fantomatici compratori, così dicevano di non fare pubblicità negativa con articoli sui giornali per non compromettere ulteriormente l'immagine.

Ci siamo trovati debiti con numeri da capogiro circa 20 milioni di euro, almeno questo era il dato che la prima azienda incaricata di risollevare Sidercom metteva sul loro sito senza tanti fronzoli e con il marchio della nostra azienda in bella evidenza. (questa si che è buona pubblicità per i possibili compratori)

Questa situazione si è evoluta fino al novembre 2013 quando l'azienda ha chiesto e successivamente ottenuto il concordato di liquidazione. Da questo momento sono stati nominati: Commissario liquidatore, pool di avvocati, asseveratori vari, tecnici che valutino il valore dell'azienda , team che prepari un piano "serio" per il quale l'azienda deve essere liquidata e non farla fallire, un giudice ... e noi ? Dal 31/10/2013 non percepiamo nè cassa integrazione per chi non ha lavorato, nè stipendio per chi ha lavorato per favorire questo piano.

Attualmente ci troviamo dal 1/1/2014 alle dipendenze della sidercom perchè il giudice non ha ancora firmato la cassa integrazione, sapendo benissimo che non verremo mai pagati data la situazione aziendale (se il giudice non firma entro il 20 febbraio non otteniamo niente!)

Il territorio, soprattutto quello Forlivese è allo sbando per quanto riguarda il lavoro, capisco che ci siano aziende più importanti da seguire in questo momento, ma ci sono tante altre medie e piccole imprese che gradirebbero delle risposte da qualcuno, che sia regione, provincia, sindacati, banche, avvocati e chi più ne ha più ne metta, ma noi dipendenti siamo assetati di risposte che da nessuna parte arrivano, le famiglie tirano la corda, sperando che non sia la stessa ad esprimere il giudizio finale....

I dipendenti Sidercom


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