Segnalazioni

"Silenzio e strade deserte": le riflessioni di un lettore

Recita la riflessione: "Adesso come mai prima possiamo ascoltare la terra, possiamo osservare la natura, capire cosa abbiamo causato a lei ed a noi stessi. Il suo decadimento è nostra responsabilità. I suoni, gli odori, i colori del nostro pianeta ora sono intensi e vividi come mai prima sono stati; l'aria è tersa, i fiumi limpidi. Ora possiamo percepire ogni aspetto più profondamente. È bastato metterci da parte perché ogni essere vivente spuntasse fuori dal suo anfratto e rifugio riappropriandosi del suo spazio vitale, come sarebbe naturale che fosse se noi non esistessimo. L'umanità ha provocato ferite insanabili a flora e fauna, avvelenato le acque, l'aria; sciolto i ghiacci. Potremo mai porre rimedio a questi insulti? La ripresa del nostro tanto desiderato stile di vita metterà ancora in pericolo questo fragile habitat? Se non si troverà il giusto equilibrio di rispetto tra tutto ciò che è vivente, si ritornerà a distruggere quello che ora timidamente è spuntato ai nostri occhi e cuori. Questa esperienza ci ha aiutato a vedere anche in luoghi inaspettati la bellezza del nostro pianeta, come potrebbe sempre essere se curato dalla malattia che trasmette "l'uomo consumatore"".


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