Sport

Nasce l'area vasta del basket: il Csi unisce i campionati di Forlì, Faenza e Ravenna

Una nuova opportunità per le società sportive al fine di offrire agli atleti nuovi stimoli e nuove opportunità di gioco e di divertimento

Storico accordo tra i CSI di Ravenna, Faenza e Forlì (che potrà essere in futuro allargato agli altri comitati romagnoli) per la creazione di una commissione tecnica inter-comitato dedicato allo sviluppo di un’attività sinergica sul territorio romagnolo per lo sviluppo della pallacanestro. Dopo vari incontri si è giunti a questa intesa che sarà operativa dal prossimo anno sportivo 2013/14, anno in cui verranno unificati i regolamenti delle manifestazioni e indetti campionati di pallacanestro unitari sui territori coinvolti. Un lavoro maggiore e più complesso ma che ha come obiettivo quello di offrire alle squadre un’opportunità diversa per confrontarsi con squadre diverse e dello stesso livello tecnico.

«È un ottimo lavoro quello portato avanti con responsabilità e lungimiranza dai comitati romagnoli.» commenta Stefano Lorenzini, responsabile regionale e nazionale per quanto riguarda la pallacanestro CSI «La mia speranza è che tutto questo porti ad una nuova spinta all’attività regionale e nazionale affinché le società sportive vivano un’esperienza sportiva sempre più ampia.». Diversi i campionati indetti: si parte dalla categoria open maschile (attività da trent’anni svolta a Faenza e da una decina d’anni a Ravenna), divisa in quattro conference territoriali (per agevolare gli spostamenti durante la stagione invernale) che daranno successivamente vita ad una “poule A” ed una “poule B” ognuna con un percorso separato finalizzato a livellare il livello delle gare.

Per quanto riguarda le categorie giovanili invece viene evoluta territorialmente l’attività già organizzata nel ravennate per le categorie under 14, under 16 e under 19, eventualmente anch’essa divisa in conference territoriali, oltre all’attività minibasket svolta a concentramenti. Per queste categorie viene prevista inoltre un’attività pre-campionato per coinvolgere quelle società che entrano in palestra già nel mese di agosto, in attesa che tutte le altre siano pronte ad iniziare a lavorare con i bambini. La vera novità riguarda la categoria open femminile, che in questi ultimi due anni ha visto squadre romagnole partecipare all’attività indetta dal campionato di Bologna.

Si è quindi pensato di proporre un girone romagnolo che sfocerà in una fase regionale unitaria col comitato felsineo. Per arrivare a questo obiettivo è stato necessario un lavoro a più mani per definire in maniera ampiamente costruttiva e condivisa le spigolature che inevitabilmente emergono quando si tenta di unire realtà diverse: nelle prossime settimane verranno definiti tutti i dettagli organizzativi e regolamentari che verranno diffusi alle società interessate.


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