Omicidio Ruffilli, trent'anni dopo. Il pm che condusse le indagini: "A Forlì si pose fine al terrorismo"
IL DELITTO - A distanza di trent'anni il pubblico ministero dell'epoca, Roberto Mescolini, rilascia per la prima volta una video-intervista, per raccontare le indagini e il processo. La prima puntata è sul delitto
Per il trentesimo anniversario dell'assassinio di Roberto Ruffilli, Forlì vedrà la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il 16 aprile del 1988 venne ucciso nella sua casa di corso Diaz il senatore della Dc Roberto Ruffilli, fu uno degli ultimi omicidi firmati dalle Brigate Rosse per il Partito Comunista Combattente. A distanza di trent'anni il pubblico ministero dell'epoca, Roberto Mescolini, rilascia per la prima volta un'intervista in video, per raccontare le indagini e il processo e documentare così uno dei momenti più delicati della storia recente italiana e uno dei più salienti della storia di Forlì. ForlìToday lo ha intervistato nella sala d'udienza del processo Ruffilli, la Corte d'Assise del Tribunale di Forlì, davanti alle gabbie che vennero montate apposta per contenere in sicurezza i 12 brigatisti rossi accusati del delitto. Cosa trovò sul luogo del delitto, come si svilupparono le indagini, i loro punti morti e le loro accelerazioni: Mescolini lo spiega nella prima delle tre "puntate" dedicate alla sua video-intervista.