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Spranghe, coltelli e bombe-carta, guerriglia evitata al Palafiera

L'azione discreta della Polizia ha permesso di prevenire un grave pericolo per l'incolumità pubblica, permettendo così che la partita di basket tra l'Unieuro e il Roseto Sharks si potesse giocare nella massima serenità e tranquillità. Ben diversa sarebbe stata la situazione se i rosetano fossero riusciti ad usare quello che si è rivelato un vero e proprio arsenale: 13 pesanti tubi metallici, due coltellacci a serramanico, 9 bomba-carta, una fionda professionale e un bel pezzo di cemento. La partita era considerata ad alto rischio dopo un episodio che è avvenuto lo scorso febbraio a Roseto degli Abruzzi, quando prima di una trasferta dell'Unieuro vi fu un'incursione di vandali incappucciati nel bar punto di ritrovo degli ultras rosetani. Azione che i tifosi ospiti hanno attribuito ai forlivesi, un'azione in sostanza da vendicare. Ed è così che domenica pomeriggio, poco prima dell'inizio della partita, il pullman con 35 tifosi di Roseto ha fatto ingresso nell'area del palazzetto di via Punta di Ferro. Portato nella “zona sterile”, dal pullman sono scesi di corsa ben 19 soggetti, tutti vestiti di nero e già col volto nascosto da cappelli e sciarpe fino al naso, chiaramente diretti al parcheggio dei tifosi di casa. Il tentativo di cogliere di sorpresa gli agenti, tuttavia, non è andato in porto. Circa 25 poliziotti hanno bloccato la corsa dei tifosi violenti, riuscendo a contenere la loro “sortita”. Subito è scattato il controllo a bordo del mezzo ed è così che sono stati  trovati degli oggetti ed armi che avrebbero fatto parecchio male. In due zainetti sono stati trovati anche due involucri con della marijuana dentro. Per questo episodio fioccheranno 19 provvedimenti di Daspo fino a 5 anni di durata  nei confronti di altrettante persone di età tra i 18 e i 30 anni. Per il porto degli oggetti atti ad offendere è stata spiccata per ora una denuncia penale contro ignoti.


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